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La famiglia Busacca vanta di una lunga tradizione canora e musicale. L’attività coinvolgeva l’intero nucleo e solitamente i figli o i fratelli partecipavano attivamente alle attività di vendita (dischi e/o libretti).

Sono gli aiutanti più fedeli e sono quelli che conoscono meglio di chiunque altro le storie, i versi, le poesie e le canzoni.

Pina, Concetta, Paolo e Ciccio BusaccaLe figlie di Ciccio, Concetta e Pina sono quelle che ereditarono la grandissima presenza scenica del padre. 
Nel 1973 presero parte agli spettacoli teatrali ideati da Dario Fo, insieme al collettivo teatrale La Comune con Guerra di popolo di Cile, Fanfani rapito e la Giullarata.

Nel 1977, parteciparono allo spettacolo Ci ragiono e canto diretto sempre da Dario Fo e registrato dal vivo per Rai 2 a Milano.

Storica è l’interpretazione di Concetta nell’album di Gaetano Liguori La cantata rossa per Tall El Zaatar con il brano La madre com’è celebre la canzone Mi nni vaju ‘ntà la Luna interpretata insieme al padre.

Nino Busacca - Esibizione in piazzaDa ricordare anche il fratello di Ciccio, Nino, che iniziò a collaborare nel 1951 occupandosi della vendita dei dischi e/o libretti. Girò con lui per le piazze e cosi apprese il linguaggio schietto dei cantastorie.

Grazie al vasto repertorio musicale di Ciccio e con l’aiuto del figlio di cinque anni Paolo, piccolo aiutante dei due fratelli, interpretò con stile e soprattutto per la sua voce vibrante e alta i miglior versi come Turi Giuliano, Minicu Cardillu e Carmelo Ciaramedda.

Fu protagonista di alcune apparizioni cinematografiche di Pasquale Scimeca con Sogno perso (1992) e Il giorno di San Sebastiano (1994) e nel 2008 partecipò al festival La macchina dei sogni con Mimmo Cuticchio.

Negli ultimi anni della sua vita collaborò con la Compagnia di giullari Batarnù e dopo aver dato tanto, si spense il 24 aprile del 2009.

Una storia davvero singolare perché gli eredi dei fratelli, i cugini Paolo (figlio di Ciccio) e Francesca (nipote di Nino), continuano a portare avanti le tradizioni di famiglia con un unico obiettivo, creare una risorsa per la conservazione e la diffusione dei cantastorie della nostra terra.

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